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BARI
GIUS.LATERZA & FIGLI
TIPOGRAFI-EDITORI-LIBRAI
1917
La repubblica e il colpo di Stato. [Scritto ad Heidelberg nel 1868.]
Nei giorni che Napoleone ritornò da Mosca, il generale Mallet unamattina evase dal manicomio di Parigi dov'era rinchiuso. Propalò lafavola, che l'imperatore era caduto: da un momento all'altro la macchinadi quel potente impero dispotico si rifiutò di funzionare. Funzionari eufficiali s'inchinarono al pazzo, il quale osò dichiarare: «il governosono io!». Il prefetto della Senna dispose la sala del consiglio, in cuisi sarebbe adunato il governo provvisorio di Mallet: un ministro futenuto sotto catenacci e serrature; le truppe della guardia aprirono laprigione ai compagni della cospirazione. Quando l'imperatore venne asapere con quale illimitata potenza era venuto fatto a un pazzo dicomandare una mattina sulla capitale a sua posta, esclamò sdegnato: «Unuomo qui è tutto? I giuramenti, le istituzioni non contano nulla?». Erapassato da allora un lungo tempo, in cui pareva che la vita parlamentaresi sostenesse sulla libera cooperazione del popolo o almeno dellaclasse dominante. Eppure la sostanza di questo stato era rimastadispotica, il governo si teneva in lotte incessanti con l'umore mutevoledella società. Bastava un improvviso momento di debolezza alleTuileries, e un ardito colpo di mano compiuto da un piccolo partitoavrebbe potuto rovesciare l'autorità dello stato e imporre unacostituzione aborrita dalla maggioranza del paese. La rivoluzione difebbraio fu appunto un colpo di mano siffatto, non propriamentealtrettanto insensato, ma appena meno ingiustificato della scesa ditesta del pazzo nel 1812.
Il ministro Rouher sollevò l'indignazione dei partiti liberali, quandoespresse, tuttora sotto la repubblica, la prima e la più famigeratadelle sue alate parole, qualificando la rivoluzione di febbraio come unacatastrofe. Se non c'inganniamo interamente, verrà tempo in cui ilgiudizio della storia sonerà di gran lunga più aspro, e designerà larivolta di febbraio come una pazzia e un delitto. Chi riconoscel'inconsistenza della situazione di fatto, e noi non abbiamo puntopalliato gli errori del governo di luglio, non per questo giustificacoloro, che senza un disegno e senza una meta distruggono le istituzioniin vigore. Laddove il movimento grandioso del 1789 e la necessariadifesa della libertà del 1830, altamente giustificati in sé stessi,riceverono puramente una significazione più elevata dalla potenteripercussione sul mondo europeo, all'opposto la rivoluzione di febbraionon ci porge nulla che sia degno di ammirazione. La sua grandezzaconsiste solamente nelle conseguenze, da nessuno volute, che produsse inFrancia, e principalmente nell'influenza spiegata in Germania e inItalia, dove l'idea dell'unità nazionale, maturata in lunghi dolori,aspettava soltanto il segnale per cimentarsi nella lotta. Senza dubbioun avvenimento così importante non era un cas