ANNALI
D'ITALIA
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DAL
PRINCIPIO DELL'ERA VOLGARE
SINO ALL'ANNO 1750
COMPILATI
DA L. ANTONIO MURATORI
E
CONTINUATI SINO A' GIORNI NOSTRI
Quinta Edizione Veneta
VOLUME SESTO
VENEZIA
DAL PREMIATO STAB. DI G. ANTONELLI ED.
1846
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Anno di | Cristo MCCCCLXIV. Indiz. XII. |
Paolo II papa 1. | |
Federigo III imperadore 13. |
Con tutta l'ansietà di Pio II ponteficedi far una spedizion memorabile contrade' Turchi, giunti oramai colle tante lorovittorie e conquiste a minacciar fino lastessa Italia [Raynaldus, Annal. Eccles.], fin qui non avea potutodar compimento all'ardente sua bramaper cagion della guerra suscitata nel regnodi Napoli, in cui anch'egli s'era impegnato.Ora che vide assicurato sul tronol'amico suo Ferdinando, ed atterratoGiovanni duca d'Angiò [Giornal. Napol., tom. 21 Rer. Ital.], il quale nell'annopresente se ne ritornò a' suoipaesi in povero stato, ma con fama divaloroso signore e molto dabbene; siapplicò con tutto vigore a promuovere ildisegno di far grandi imprese in Oriente.Nel dì 18 di giugno mosse da Roma, edinviossi alla volta d'Ancona, città alloraafflitta dalla peste, dove, secondo i concertifatti, si aveano a raunar tutte legenti e navi destinate a procedere contrade' Turchi, e che da tutte le parti della[10]cristianità colà concorrevano. Lo stessopontefice protestava e faceva sapere daper tutto di voler egli in persona montarsulla flotta per assistere ed animare icampioni cristiani [Simonetta, Vit. Francisci Sfortiae, lib. 30,tom. 21 Rer. Ital.]. Non mancaronomaliziosi, i quali credettero tal voce uncolpo di politica solamente per tirargente a quell'armata. Aggiungono, cheegli meditava di navigar solamente sinoa Brindisi, e di quivi trovar pretesto dimalattia, o di disunione, per tornarsene,finito che fosse il verno, a Roma. Ma ilCardinal di Pavia Jacopo Ammanati, cheseco era, e descrive il suo viaggio, ci assicura [Jacobus Papiensis, Comment., lib. 1.],essere stato verissimo il proponimento