ROMANTICISMO


GEROLAMO ROVETTA

ROMANTICISMO

DRAMMA IN 4 ATTI

Sedicesima edizione

MILANO
CASA EDITRICE BALDINI & CASTOLDI
Galleria Vittorio Emanuele, 17

1922


PROPRIETÀ RISERVATA

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È assolutamente proibito di rappresentare questo drammasenza il consenso della Società Italiana degli Autori.(Articolo 14 del Testo unico 17 Settembre 1882).

UNIONE TIPOGRAFICA — MILANO


A TINA DI LORENZO L'AUTORE DI
DORINA DI NORA DI ANNA CON AFFETTUOSA
E RICONOSCENTE AMMIRAZIONE.

LIVORNO, 18 NOVEMBRE 1902.


[ix]

Patria italiana sul teatro

A Gerolamo Rovetta.

Per qual ragione credete voi che il vostronuovo dramma «Romanticismo» sia così benaccolto sui teatri di città in città d'Italia edia alla nostra letteratura il conforto che unlavoro drammatico applaudito e piaciuto, nelpieno senso della parola, sia questa volta unlavoro italiano? Voi non pecchereste d'immodestia,rispondendomi che gli è perchè lo avetefortemente concepito e datagli una forma appropriata,con sentimento di verità e d'arte. Ivostri personaggi son persone vive che operanoe parlano in un ambiente reale: i caratterisono quali, nelle rispettive condizioni divita e d'ufficio, erano i caratteri del Lombardo-Veneto,triste vocabolo di austriaca memoria,mezzo secolo fa; gli affetti, quali nei cuori[x]degl'Italiani di codesta nobile e visceral partedella patria nostra si venivano formando enella vita si effondevano, in quel sacro decenniofra il '49 e il '59, che maturò, fermentantedal 1821, la libertà d'Italia. Il vostroconte Vitaliano Lamberti aveva nei decenniiantecedenti portato il nome di Federico Confalonieri,di Giovanni Arrivabene, degli Arconati,degli Arese, dei Trecchi, dei Porro. Quellaborghesia eroica che nella farmacia di GiovanniAnsperti riceveva l'epico giuramentodei fedeli al verbo mazziniano, e dava, serenae impenitente i suoi confessori e martiri alleforche di Belfiore, accolse il medico, il libraio,il prete, il patrizio, che non si chiamavanoAnsperti, Fratti, Strassèr, Morelli, Lamberti,ma Scarsellini, Maggi, Maisner, Montanari,Finzi, Grioli, Zambelli, Speri, Penna, Ottonelli,Tazzoli. La povera Giuditta Ansperti,che muore di crepacuore un mese dopo esserlestato impiccato il marito, fu, in quella stessaComo, e in una farmacia, con dissomiglianzadi vicenda e di fibbra, la forte donna il cuiaffetto tenace segue fino alle terribili carceridi Venezia Luigi Dottesio, e che è sopravvissuta,fino a sei anni fa, quasi nonagenaria,a quel dramma d'amore e di patria edi sangue. Dalle montagne del confine elvetico,che Ugo Foscolo inaugurò al rifugio dell'idea[xi]italica sotto l'egida delle libertà repubblicane;fra quelle balze, esercitate dal contrabbandopolitico, di mezzo alle quali il vostroconte trafuga in salvo il vecchio farmacistae si trova a dover ammazzare il tristo gendarme,che italiano, si fa gioia e vanto delle lacrimee del sangue degli italiani ribelli alsuo imperatore; dalle balze di quelle montagne

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