CESARE LOMBROSO
L'UOMO DELINQUENTE
IN RAPPORTO
ALL'ANTROPOLOGIA, ALLA GIURISPRUDENZA ED ALLA PSICHIATRIA
(CAUSE E RIMEDI)
Edizione di soli 100 esemplari.
TORINO
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1897
PROPRIETÀ LETTERARIA
Torino—Tipografia Vincenzo Bona.
[v]
Benché questo sia veramente il III volume dell'operache ora esce in una nuova edizione, ho voluto farne precederl'uscita, perchè ne contiene le applicazioni più pratiche,e perché risponde coi fatti, com'è mio costume,alle accuse di coloro che non avevano fra le mani le dueprime edizioni complete dell'Uomo delinquente, nè l'Incrementoal delitto od i 17 volumi dell'Archivio di Psichiatriaed Antropologia criminale—alle accuse, cioè, di non indagareabbastanza le cause economiche e sociali del delittoe di non saper suggerirvi alcun rimedio, ribadendo, quasivittima consacrata, il criminale per sempre al suo destinoe l'umanità alle sue ribalderie; quasi che coloro, cheblateravano tanto contro noi in proposito, avessero saputocavare dai loro sdrusciti sistemi qualche migliore provvedimentoche non fossero le torture del carcere, dellaammonizione, della sorveglianza e della deportazione oistituti, che applicati in massa senza discriminazione, siritorcevano contro la piaga e ne allargavano i margini.[vi]Ora per i miopi e anche per coloro che, come ben voi dite,fanno i miopi per non vedere, un volume di 700 pagineche di questo solo si occupa sarà sufficiente risposta; ebenchè il lavoro compìto in 30 anni avesse sempre avutodi mira questo scopo supremo, attingendo anzi alle stesseforme fatali del delitto i mezzi per neutralizzarlo, vo lietoche i nuovi suggerimenti, prendendo un aspetto specialein uno speciale volume, fissino il carattere pratico diquesta intrapresa, e, finendo colla visione sia pur lontanaed audace della simbiosi, mostrino come nemmeno piùla troppo disumana per quanto necessaria severità Si puòrimproverare alla nuova scuola.
A voi, poi, ho voluto dedicare questo volume con cuichiudo i miei studi sulla degenerazione umana—comeall'amico più sincero nella triste corsa della vita scientifica—ecome a colui che più di tutti ha cavato fruttifecondi dalle nuove dottrine, che ho tentato introdurrenel mondo scientifico.
Torino, Luglio 1896.
C. Lombroso.
[1]
Non vi è delitto