RENATO FUCINI
(Neri Tanfucio)
LETTERE AD UN AMICO.
FIRENZE.
SUCCESSORI LE MONNIER.
—
1878.
Proprietà degli Editori.
INDICE.
Lettera | I. | Dove si parla della città | Pag. 1 |
» | II. | Dove si parla della popolazione | 19 |
» | III. | Dove si parla di Sorrento, d'Amalfi e di Pompei | 41 |
» | IV. | Dove si parla dei quartieri de' poveri | 62 |
» | V. | Dove si parla della festa di Montevergine | 75 |
» | VI. | Dove si parla del Camposanto vecchio | 97 |
» | VII. | Dove si parla d'una gita a Capri | 106 |
» | VIII. | Dove si parla di una gita notturna al Vesuvio | 121 |
» | IX. | Spigolature | 139 |
ALLA MEMORIA
DI
RAFFAELLO FORESI.
Napoli, 5 maggio 1877.
Eccomi a Napoli; eccomi finalmente in questaterra promessa ad incarnare il sogno dorato della miavita. Non ti ho scritto subito, perchè la confusione delmio povero cervello, appena piovuto in questa enormevoragine, è stata tale da non permettermi di farlo. Oraperò che ho ripreso fiato e che ho cominciato a riordinarmile idee fino ad oggi sparpagliate e frullate intondo come foglie secche dal vento, mi faccio una festadi mantenerti la promessa e di scriverti qualche cosada questo paese. La sera stessa del mio arrivo, vidi ilnostro caro Enrico che m'era venuto incontro alla stazione.Cascammo l'uno nelle braccia dell'altro comedue feriti al core; ci abbracciammo, ci stringemmocome pazzi e dopo un breve, ma furioso assalto didomande che non aspettavan risposta, si montò di voloin una vispa carrozzella e subito, per non perder tempo,senza pensare a valige, a stanchezza, a nulla, unacorsa attraverso alla immensa città. — Vetturino, aMergellina! — e giù, a trotto serrato per Toledo,Chiaja e la Villa Reale, trasportato come in sogno frala romba e il brulichìo vertiginoso d'una folla compatta[2]che si apriva a stento al nostro passaggio e sirichiudeva subito dietro alla carrozzella come unamassa liquida, su la quale galleggiassero migliaia emigliaia di cappe