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DALLA RUPE.


ANTON GIULIO BARRILI

DALLA RUPE

NOVELLA

Seconda Edizione

MILANO
FRATELLI TREVES, EDITORI
1884.


PROPRIETÀ LETTERARIA

RISERVATI I DIRITTI DI TRADUZIONE.

Tip. Fratelli Treves.


[1]

DALLA RUPE

I.

Tra Noli e Finalmarina....

Ma voi, qui, amici lettori, interrompeteda bel principio la lettura, per chiedere:Dov'è Noli? Dov'è Finalmarina? Per Noli,transeat, che dovrebb'essere vicino a SanLeo. Tanto vero, che Dante ha scritto:“Vassi in San Leo e discendesi in Noli....„

Nossignori, qui v'interrompo io. San Leoè nelle Marche e Noli è in Liguria. Dante,che corse, malinconico pellegrino, tutte le[2]terre d'Italia, chiedendo pace e pane chenon sapesse di sale, fu anche a Noli, orasentò la sua porta soprana, molto probabilmentequando passò da quelle partiper andare a Parigi.

Noli è dunque in Liguria, e Finalmarinaegualmente: tutt'e due sulla stradache corre, o che bisogna correre, da Genovaa Nizza. Prendete un orario dellestrade ferrate e troverete Noli a cinquantotto,Finalmarina a sessantasette chilometrida Genova. Ora, in mezzo a questinove chilometri di differenza ci sta Varigotti:un paesello che non vi apparirà segnatonell'orario, perchè non è ancoraluogo di fermata, sebbene gliela promettanoda un pezzo. Aggiungete che lo sivede poco, passando, perchè ivi il trenovarca rapidamente cinque o sei volte digalleria in galleria, ed è il caso di dire:“Appena vidi il sol, che ne fui privo.„

[3]

Varigotti è ancora affondata nella penombramedievale. Sta solitaria davanti almare turchino, mezza sui dirupi e mezzasotto. Tra due balze, che scendono a piombosulle acque, ne sporge un'altra, che fu isolaun tempo, ma che le arene, intorno a leiincalzate dal libeccio dominatore, tramutaronofacilmente in penisola. Su quelle arenescese a mano a mano il galestro dei monti;su quel galestro crebbero i giaggiòli ensiformi,le conizze viscose, le tamerici pallide,i lentischi nereggianti: poscia, aiutandoil sudore degli uomini, gli olivi, ilimoni e gli aranci. Il luogo, così nascostoal piè della balza, divenne un giornocosì importante da aver nome nella storia.Ignoro in qual modo; forse perchè di làaveva a passare, o poco più su, la stradaromana, e perchè ivi, tra il capo di Nolie la penisola che vi ho detto, si stendevanole curve braccia d'un bel porto naturale.[4]Comunque sia, in quella petrosa esabbiosa solitudine nacque Varigotti, delcui nome antico non rimane alla lessicografiache un accusativo, Varicottim, eche ebbe l'onore di essere distrutta daRotari e ricordata per ciò nella Cronacadi Fredegario. Certo, per meritare un trattosimile dal feroce Longobardo, dovette essereuna grossa terra, e Fredegario nonle fece un regalo, mettendola alla pari conGenova, Savona ed Albenga. Ci sono tuttaviavecchi marmi istoriati, che accennanoa decorose consuetudini di vita; c'è unmasso enorme, eretto a colonna sulla costadel monte, che arieggia un prisco Numeligustico; c'è finalmente un sepolcreto romano,donde già si cavarono olle cinerariecoricate in bell'ordine, monete repubblicanee imperiali, e anelli equestri, congemme incise di fine lavoro. Ora di equestrenon c'è più nulla, neanche

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