SORRISI DI GIOVENTÙ.


Sorrisi di Gioventù

RICORDI E NOTE

DI

ANTON GIULIO BARRILI

MILANO
Fratelli Treves, Editori
1912
Nuova edizione economica.


PROPRIETÀ LETTERARIA.

I diritti di riproduzione e di traduzione sono riservatiper tutti i paesi, compresi la Svezia, la Norvegia e l’Olanda.

Milano. — Tip. Treves.


[v]

PREFAZIO.

Se avete viaggiato molto in istrada ferrata,amici lettori, questo libro è per voi. Entrando inuna vettura di prima (mi figuro almeno che siaquesta la vostra classe preferita) sicuramente nonavete potuto scegliere i vostri compagni di viaggio.Il ministro anglicano con le figliuole bionde,il vescovo francese col suo segretario ad latus, ilgrosso banchiere dalla faccia rasa e contenta, iltriste merlo spennacchiato reduce da Montecarlo,il vecchio bellimbusto ripicchiato che va a cercarsalute e conquiste a Vichy, i due sposini che fannovendetta di voi, terzo incomodo, dandovi lo spettacolodi star due ore stringendosi per mano (granprova di costanza, che per solito non dura oltreil viaggio di nozze), tutti costoro, ed altri che ommettoper brevità, vi sono stati dati compagni dalcaso. Padrone di scegliere, non avreste voluto nessunoin carrozza; obbligato a goderveli tutti, fatea mala fortuna buon viso, mettete il pioppinosulla rete, accanto alla valigetta, calzate in testail vostro berretto di seta, che auguro non abbia avestire una palla di biliardo; aprite un giornale,[vi]e leggete quel che vi càpita sott’occhio; anche quiservitori umilissimi del casa, che tende, intreccia,e qualche volta imbroglia le fila.

Così sono, così vengono, portati dal caso i ricordi,questi compagni di viaggio della vita vissuta.Siete partiti di qua, piuttosto che di là, senzaaverne merito, o colpa: vostro padre era in suagioventù nel tal luogo, dove incontrò la donna chedoveva esservi madre: siete nati di qua per unaragione, siete andati di là per un’altra: la reteadriatica o mediterranea della vita vi ha presi,vi ha sballottati nel suo treno misto, introdottinelle gallerie, librati sui viadotti, rallentati suipassaggi a livello, trattenuti agli scambi, addormentatisui binarii morti. Per temperamento o peraffari, per divertimento o per seccatura, per amoreo per forza, avete corsa la vostra parte di mondoanche voi, tristi o lieti, accesi di desiderio, illuminatidi speranza, soffocati di rabbia, abbeveratidi fiele. E spesso, di tante cose belle o non belle,vi torna in mente il ricordo. Son dolorosi, i ricordi?Sì, qualche volta; ma di un dolore sordo,lontano, attutito, trasformato, quasi piacevole, seriesce a spremervi dagli occhi una lagrima artistica.Acqua passata non màcina; le immaginidei tempi trascorsi son grate, come attraverso lepagine di un libro hanno buon odore anche imorti. Pensate ai giorni vissuti, che non avete piùda faticare per viverli; richiamate le vecchie pene,che non vi fan più soffrire, le gioie antiche, semprenuove all’aspetto, che vi recano perfino la sensazionedi svanite fragranze. Sono i sorrisi della[vii]vostra gioventù, senza le lagrime. Vi annoiano?

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