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STORIA
DELLE
REPUBBLICHE ITALIANE
DEI
SECOLI DI MEZZO

DI

J. C. L. SIMONDO SISMONDI

delle Accademie italiana, di Wilna, di Cagliari,
dei Georgofili, di Ginevra ec.

Traduzione dal francese.


TOMO II.


ITALIA
1817.

[3]

STORIA

DELLE

REPUBBLICHE ITALIANE


CAPITOLO VII.

Ambizione dei Milanesi, e loro conquistein Lombardia ne' primi cinquant'annidel secolo XII. — Regni di LottarioIII, e di Corrado II. — Rivoluzionidi Roma.

1100 = 1152.

Le passioni religiose rese vive dallalite delle investiture, dopo avere violentementeagitati l'Impero e la Chiesa,s'andarono da sè medesime calmando inconseguenza dello spossamento prodottodalla lunghezza e dall'acerbità degli odj;poichè quelle calunnie, quelle ingiurie,quelle invettive, che prima commovevanoi popoli, erano, per il fattone abuso, divenuteindifferenti. Vedendo le nazioni,dopo sì lunga lotta, i due partiti ugualmenteforti, conobbero che non dovevasi[4]prestar fede nè alle grandi promesse degliunì, nè temere le minacce degli altri;che ogni virtù non è da una sola banda,nè tutt'i vizj dall'altro lato, e che niunpartito poteva ripromettersi la parzialeprotezione del cielo. Le private mire degliagitatori del popolo sono finalmentepalesi, cessa l'illusione, e quella spaventosamacchina, che aveva sommossa tuttala società, non poteva più raddrizzarsi,nè ingannarla.

Anche assai prima della pace di Wormsapparivano manifesti indizj della stanchezzadegli opposti partiti, dell'Imperoe del Sacerdozio. Intanto vedevansi rinascere,e ciò direttamente risguarda l'oggettodella presente storia, le gelosie trale vicine città, le guerre private, e losviluppo delle passioni repubblicane prenderluogo nel cuor degli uomini, invecedel fanatismo religioso.

Durante il torbido regno d'Enrico IV,le città lombarde avevano sordamente adottatoil governo municipale; e già aitempi d'Enrico V, oltre l'amore di libertà,incominciavano a nutrire pensieriambiziosi di conquista. Ogni città eralibera, ma disuguale la popolazione ditutte le città. L'estensione e la f

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