Frontespizio

BIBLIOTECA STORICA DEL RISORGIMENTO ITALIANO

pubblicata da T. Casini e V. Fiorini — Serie II — N. 4

PIO VITTORIO FERRARI

VILLA GLORI
ricordi ed aneddoti
dell'autunno 1867

con prefazione di ETTORE SOCCI

SEGUONO IN APPENDICE
“Giornaletto di Campo„ ed altre Note e Ricordi
SCRITTI
NELL'OSPEDALE E NELLE CARCERI DI ROMA
DA

GIOVANNI CAIROLI


.  .  . Oh come grato occorre

.  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  . 

Il rimembrar delle passate cose

Ancor che tristi!

Leopardi.

ROMA
SOCIETÀ EDITRICE DANTE ALIGHIERI

1899.


Proprietà letterariadella Società Editrice Dante Alighieri

Roma — Tipografia Elzeviriana.


ALLA MIA VENERATA MAMMA

CONFORTO E SVAGO

NELLA SUA TARDA ETÀ

QUESTA BREVE PAGINA

DELLA MIA VITA

[V]


PREFAZIONE.

Tra tutte le campagne di Garibaldi quelladel 1867, nell'Agro Romano, è, senzadubbio, la più bizzarra e la più singolare.

Chi ebbe la fortuna di far parte, in queltempo, del microscopico esercito condottodal gran capitano, rammenta, anche oggi,a mente fredda, come una delle più fantastichee sorridenti visioni, quella baraondadi gente, capitata da ogni parte d'Italia etrascinata da un solo pensiero: Andare aRoma a ogni costo; rifarsi delle bussetoccate, l'anno prima, dall'Austria e farlafinita col potere temporale.

Erano quasi tutti col vestito che portavanoin città e quindi, in meno di quello[VI]che si dice, riusciva più facile prenderli perstraccioni che per cavalieri di un ideale.I fucili poteano dirsi fratelli gemelli diquelli della guardia civica del 1848, forseerano gli stessi, e, quando si arrivava apoterli scaricare potea dirsi un vero prodigio.Le scarpe ridevano da tutte le parti.Qualche camicia rossa la si vedeva, e sivedeva anche qualche gallone dorato oinargentato, ma tutto insieme era unostrano miscuglio di soprabiti e di giacchette,di giubbe e di cacciatore, di pioppini,di papaline e di cappelli alla calabrese.Stefano Canzio fece tutta la campagna intuba, ed a Mentana, in mezzo all'infuriaredelle palle, appariva più bello del vero,sotto quella copertura così aristocratica!

Un capo armonico comprò da un chierichettospiantato il suo zimarrone e sibattè fino all'ultimo, con quell'indumentosacerdotale...

Oh, le belle serate di Terni che preludiaronole marcie faticose, i forzati digiuni,i sacri entusiasmi delle battaglie, le serenesoddisfazioni dei sacrifizi, incontrati sorridendo...[VII]tanto era la fede che fioriva nelcuore!

Nei gruppi sussurroni dei giovinotti chefacevano della strategia a buon mercato etrinciavano di politica a tutto pasto, incrociavansitutti i dialetti, confondevansi tuttii vernacoli, apparivano grandiose le bestemmiedi tutte le regioni italiche. Labestemmia è l'abituale

...

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